Attilio Simonetti

Attilio Simonetti

Luogo di nascita: Rome

Anno di nascita: 1843

Anno di morte: 1925

Biografia:

Attilio Simonetti (1843-1925) è stato un pittore e antiquario italiano. Nasce e risiede principalmente a Roma: figlio di Francesco, gioielliere e incisore romano, e Carolina née Raffaeli, da una famiglia di mosaicisti. Ha mostrato un talento per l'arte in tenera età, che lo ha portato all'attenzione di un amico di famiglia, il pittore Marià Fortuny. All'età di sedici anni, iniziò i suoi studi formali. Nel 1868 Simoneti presentò due dipinti ad una mostra alla Brera di Milano: Interno di Cucina a Trastevere e Porta in via dei Carbonari. All'Esposizione Nazionale di Belle Arti del 1877, espone una copia dei dipinti "L'araldo" e "Il tamburino", che furono acquistati dal re, Umberto I. Mentre a Napoli, fece amicizia e fu incoraggiato da Filippo Palizzi, che lo invitò a esporre in Campania. Nel 1875 fu uno dei fondatori dell'Associazione degli Acquarellisti rumeni, di cui fu membro attivo fino al 1883. Servì anche come esecutore per la vendita di oggetti antiquari raccolti dal suo vecchio amico Fortuny, morto nel 1874. Questo lo incoraggerebbe a stabilire la sua attività di antiquariato. Tra le sue opere: Dopo la Danza; esposto nel 1877 a Napoli: Un araldo; Un tamburo; Ogni speranza è morta; Via Giuseppe Mancinelli a Palazzuolo Castracelo. Espone anche alla Mostra delle Belle Arti del 1883 a Roma: alcuni dipinti e acquerelli, tra cui un governatore; Gioia materna; e La filatrice. Aveva anche un buon rapporto con Adolphe Goupil della Galleria Goupil di Parigi, famosa per il suo patrocinio di impressionismo. Nel 1904, acquistò il Palazzo Odescalchi Simonetti in via Vittoria Colonna, che divenne il suo studio e sede della sua attività. I suoi clienti comprendevano John Pierpont Morgan e William Waldorf Astor, che lo ingaggiarono per progettare e arredare la sua "Villa Pompeiana" a Sorrento, ispirata alla Casa dei Vettii a Pompei.

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