Bruno Cassinari

Bruno Cassinari

Anno di nascita: 1912

Anno di morte: 1992

Biografia:

Bruno Cassinari è stato un pittore e scultore italiano.
Tra i principali esponenti della pittura italiana del dopoguerra i suoi lavori sono caratterizzati da deformazioni formali di ascendenza espressionista con riflessioni sulla strutturazione Cubista.
Dal 1934 al 1938 frequenta l'Accademia di belle arti di Brera, dove si diploma sotto la guida di Aldo Carpi.
Nel 1939 vince il premio Littoriali ed entra a far parte del gruppo dei pittori di Corrente con Renato Guttuso, Emilio Vedova, Renato Birolli, Ennio Morlotti, Ernesto Treccani, Giuseppe Migneco e insieme a loro riconosce l'importanza dell'opera di Pablo Picasso: Guernica come simbolo della lotta degli artisti contro la barbarie.
Nel 1941 Elio Vittorini cura la sua prima personale alla Bottega degli artisti di Corrente e vince il Premio Bergamo con il ritratto di Rosa Birolli, conosciuto come Il ritratto di Rosetta. Aderisce in seguito al movimento del Fronte nuovo delle arti.
Nel 1949 si trasferisce ad Antibes, dove rimane a vivere fino al 1952. Conosce Picasso, che lo invita ad esporre con una personale al Museo di Antibes presentata da Dor de la Souchère, e incontra Chagall, Matisse e Braque. Sempre nel'49 espone a New York nella mostra: Twentieth-Century Italian Art al MoMa . Ad Antibes ebbe modo di conoscere anche Chagall, Matisse e Gide .
Nel 1950 partecipa alla XXV Biennale di Venezia con cinque quadri, tra cui Nudo disteso, acquistato dal comune per la Galleria d'Arte Moderna.
Nel 1951 partecipa alla mostra itinerante "Italian Artists ot to-day" nei musei di Göteborg, Helsinki, Oslo, Copenaghen, presentata da Argan. Nello stesso anno vince il premio Taranto di pittura e alla prima rassegna "Pittori d'Oggi Francia-Italia" allestita a Torino espone, tra le altre opere, La capra, acquistata dalla Galleria d'Arte Moderna di Torino; realizza un grande pannello murale per il salone d'onore della IX Triennale di Milano.
Nel 1952 partecipa alla XXVI Biennale di Venezia e vince il Gran premio della Pittura Italiana. Nella sala personale dedicatagli espone venti lavori, tra i quali Il limone, che viene acquistato dal Ministero della Pubblica Istruzione per la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, mentre il Museo d'Arte Moderna di San Paolo del Brasile compra un'altra opera esposta: Natura morta rosa.
Nel 1953 espone una serie di guazzi alla personale allestita all'Annunciata di Milano, presentata da Toti Scialoja. Partecipa a molte collettive importanti all'estero: a Stoccolma alla mostra di arte italiana presentata da Umbro Apollonio, a New York alla collettiva nella Galleria Curt Valentin, a Zurigo alla mostra "Junge Italienische Kunst" e alla II Biennale d'arte di San Paolo del Brasile nella rassegna "Futuristas e Artistas italiano de hoje". Vince il primo premio con Donna in viola al "IV Premio di Pittura Città di Gallarate" e al V Premio Nazionale Golfo di La Spezia ottiene un premio per Porto.
Nel 1954 Franco Russoli presenta una sua personale presso la Galleria II Milione di Milano, dove espone ventiquattro lavori degli ultimi anni che testimoniano la sintesi di una grande vitalità decorativa; viene allestita una personale con venticinque tele alla Nordisk Kunsthandel di Copenaghen. Nella sala XX della XXVII Biennale di Venezia, le sue cinque opere sono esposte insieme a quelle di Renato Birolli e di Emilio Vedova.
Nel 1955 disegna le scenografie e i costumi per il balletto España di Emmanuel Chabrier che va in scena alla Scala di Milano ed espone alla VII Quadriennale Nazionale d'Arte di Roma nove quadri presentati da Umbro Apollonio. Inoltre partecipa all'esposizione mondiale Documenta di Kassel e alla “Mostra di Arte Contemporanea Italiana” organizzata dall'Art Council of Great Britain. Un saggio di Lionello Venturi in “Commentari”, nello stesso anno, fa il punto sul primo ventennio dell'attività di Cassinari.
Nel 1956 partecipa alla mostra itinerante "Italian Art of the XX Century" allestita nei musei delle principali città australiane e curata da Enrico Prampolini. Alla XXVIII Biennale di Venezia presenta Atelier con modella. Due suoi dipinti vengono esposti alla mostra "Modern Italian Art" della collezione di Eric Estorick a Londra, Plymouth e Birmingham.
Nel 1957 partecipa alla mostra “Diez años de pintura italiana” al Museo di Belle Arti di Caracas. È presente con undici olii alla "VIII Mostra Nazionale Premio del Fiorino di Firenze" e ottiene il diploma aureo della città. Il Ministero della Pubblica Istruzione acquista Mele, opera presente alla Galleria d'Arte Moderna di Roma in occasione della “Mostra d'arte di solidarietà nazionale” per gli artisti d'Ungheria curata da Lionello Venturi. Gli stessi spazi espositivi ospitano la rassegna dei pittori moderni della Collezione Cavellini e Cassinari è presente con Il Porto di Antibes e altri cinque quadri. La sua personale di cinquantacinque opere alla Galleria Matthiesen di Londra si sposta, in autunno, al Kunst Kabinet Klihm di Monaco di Baviera, città che organizza anche la mostra "Arte italiana dal 1910 a oggi" con la presentazione di E. Bellonzi. Alcune sue opere partecipano alla mostra "Painting in Post-War Italy 1945-1957" presentata da Lionello Venturi e allestita alla Columbia University di New York. A cura della Triennale di Milano è pubblicato il libro Forme Nuove in Italia, che comprende disegni per mosaici e stoffe creati dall'artista. Espone tre lavori al "Premio Marzotto 1958 Mostra Internazionale di Pittura Contemporanea" a Valdagno, Monaco di Baviera e Parigi. La rassegna è curata da Jean Cassou, Kurt Martin e Marco Valsecchi. Nello Ponente presenta la personale allestita alla Galleria la Bussola di Roma. Alla Galleria Blu di Milano espone con Ajmone, Morlotti, Mušič e alla Galleria Odyssia di Roma con Morlotti.

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