Cenni Di Francesco Di Ser Cenni

Cenni Di Francesco Di Ser Cenni

Luogo di nascita: Florence

Anno di nascita: 1369

Anno di morte: 1415

Biografia:

Cenni di Francesco è stato un pittore e miniatore italiano.La prima notizia riguarda la sua immatricolazione presso l'Arte dei Medici e Speziali nel 1369.
Influenzato dallo stile del cosiddetto Maestro della Misericordia e di Giovanni del Biondo, fu anche collaboratore di quest'ultimo.
Pittore assai prolifico sia a Firenze che nel contado, di lui restano numerosissime testimonianze artistiche.
L'opera più antica conosciuta risulta essere un trittico con Madonna tra i santi Cristoforo e Margherita che si conserva nella chiesa di San Cristoforo in Perticaia, nel comune di Rignano sull'Arno: sullo scalino del trono possiamo leggere "ANNO DOMINI MCCCLXX DIE X MENSIS JULII TEMPORE PRESBITERO PETRO RECTOR ISTIUS ECCLESIE HOMINES ET PERSONAS SOCIETATIS SANCTE MARIE DE SANCTO CRISTOFORO FECIT FIERI HOC OPUS" . Grazie a questa iscrizione possiamo datare l'opera al 1370.
A Empoli nel Museo della collegiata di Sant'Andrea si conservano due tavolette (cm 66x26) provenienti dalla collezione Raimondo Cannoni con Santa Lucia, santa Caterina di Alessandria e un'altra santa e Sant'Onofrio, sant'Antonio e san Martino di Tours: databili al 1370 - 1375 le due tavolette facevano parte di un piccolo trittico la cui parte centrale è andata dispersa.
Il Museo di arte sacra di Certaldo conserva ben tre opere di Cenni, conferma della sua copiosa attività. La più antica è una tavola cuspidata con una Crocifissione con i dolenti, santa Caterina di Alessandria e san Miniato (?), proveniente dalla pieve di San Lazzaro a Lucardo e, ancor prima dall'oratorio di San Pietro a Tugiano (fino al 1917). La datazione dovrebbe cadere nel quinquennio 1385-1390. Un'altra opera molto simile per il soggetto a quella di Tugiano (si tratta di una Crocifissione), ma più tarda (1400 ca.), che si conserva al Museo dell'Opera del Duomo di Prato, è stata avvicinata alla produzione di Cenni, ma solitamente si considera l'autore come un pittore assai più raffinato.
Nel Museo di Certaldo si conservano anche due affreschi staccati provenienti dalla chiesa di San Martino a Maiano, più tardi dalla precedente tavola (1405 - 1410), con San Martino e santa Caterina di Alessandria, parzialmente ridipinto in epoca successiva, e Madonna col Bambino raffigurata nell'atto di allattare ed inserita in un trono architettonico di gusto tardo gotico.
Coevi alla tavola con la Crocifissione di Tugiano (1385 - 1390) sono alcuni affreschi realizzati sui pilastri con figure di santi che si possono ammirare all'interno della pieve di San Lazzaro a Lucardo. Nella navata sinistra invece si trova una venerata Madonna col Bambino del tipo iconografico della Madonna del latte, soggetto che lo stesso autore riproporrà con poche varianti qualche anno dopo (1405 - 1410) nel già citato affresco del Museo di arte sacra di Certaldo.
Crocifissione con i dolenti, santa Caterina di Alessandria e san Miniato (?), Certaldo, Museo di arte sacra, 1385 - 1390
San Martino e santa Caterina di Alessandria, Certaldo, Museo di arte sacra, 1405 - 1410
Madonna col Bambino, Certaldo, Museo di arte sacra, 1405, 1410
Sempre riferibile al periodo 1385 - 1390 è una tempera su tavola con una Pentecoste (cm 175x78) con nella predella una Dormitio Virginis (cm 25x78), conservata nella Sala della Canonica della Pieve di San Martino a Sesto Fiorentino.
Nel Museo di San Casciano di San Casciano Val di Pesa si conserva una deliziosa Madonna col Bambino (1390 - 1395), proveniente dalla chiesa di San Martino ad Argiano. Il suo eccezionale stato di conservazione ha fatto sì che per anni fosse utilizzata presso la scuola di restauro della Fortezza da Basso di Firenze come modello di studio e di copia.
In collaborazione col Maestro della Madonna Lazzeroni nel 1393 eseguì nel Palazzo Comunale di San Miniato una Vergine col Bambino circondata da personificazioni di Virtù.
Al Museo di arte sacra di Montespertoli si conserva un Trittico (1400), proveniente dalla Chiesa di San Giusto a Montalbino.: nell'iscrizione in basso si può infatti leggere "MCCCC - FE - FARE - BICCI - D'ANDREA". Questo dipinto fu commissionato da Bicci d'Andrea e raffigura:
L'opera è una ennesima testimonianza della cultura tardo gotica del nostro artistica legato anche agli stilemi di Agnolo Gaddi.
Nel primo decennio del Quattrocento Cenni è attivo a Castelfiorentino, dove all'interno della Chiesa di San Francesco realizza alcuni affreschi purtroppo frammentari nonostante i restauri. L'affresco con la Trinità è stato staccato e collocato nel Museo di Santa Verdiana, non essendo più possibile la ricollocazione in loco .Staccato per il restauro, ma ricollocato nella sua sede originaria nella Cappella della Concezione è l'opera con San Francesco che consegna la regola con i Segni della Passione e le tre virtù monastiche
Sempre a Castelfiorentino si conserva un'altra opera di Cenni: si tratta di un affresco raffigurante una Madonna col Bambino ubicato in Casa Fortini.

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