Luogo di nascita: Marina
Anno di nascita: 1440
Anno di morte: 1514
Biografia:
Giovanni Dalmata, o anche Giovanni di Traù, nome italianizzato di Ioannes Stephani Duknovich de Tragurio e le transenne con pilastri e candelabri nella Cappella Sistina, in collaborazione con Mino da Fiesole e Andrea Bregno.
Tra i lavori eseguiti a Roma è però da ricordare soprattutto il suo capolavoro: l'imponente monumento funebre di Papa Paolo II circa 10 anni, ricco di decine di statue e bassorilievi, già nella Basilica di San Pietro costantiniana ed ora ricostruito negli Ottagoni sovrastanti il transetto della Basilica attuale con lungo e paziente lavoro da Giuseppe Zander (attualmente - 2011 - visitabile solo su richiesta scritta alle competenti autorità vaticane). Per la realizzazione di questo monumento collaborò con Mino da Fiesole; suoi sono i bassorilievi raffiguranti il Pontefice giacente, la Speranza, l'Eterno in gloria, gli angeli che reggono un'epigrafe, la Creazione di Eva, il Peccato originale, la resurrezione di Cristo, San Marco e San Matteo, il Tempietto di San Giacomo a Vicovaro.Subito dopo, verso il 1469, realizza delle sculture (Madonna con Bimbo, santi Apostoli, Angeli) per la chiesa di san Giovanni a Norcia, oggi trasferita nel cittadino Museo diocesano La Castellina.
Verso il 1488–1490, Giovanni Dalmata andò alla corte del re Mattia Corvino d'Ungheria a Buda, dove rimase qualche anno completando numerosi lavori che però non sono giunti fino ai nostri giorni per le vicende belliche ungheresi.
Dopo il soggiorno in Ungheria, Giovanni Dalmata tornò a Traù dove lasciò molte opere tra cui la statua di San Giovanni evangelista, sita nella cappella Orsini della Cattedrale di Traù. Il Dalmata ideò inoltre la statua di Santa Maria Maddalena nel convento francescano di Sant'Antonio vicino all'isola di Bua e collaborò con Niccolò di Giovanni Fiorentino e Andrea Alessi al rinascimentale Palazzo Cippico di Traù.
Nel 1503 circa, tornò a Roma, per lavorare alla tomba del protonotaio apostolico Lomellino. Nel 1509 fu ad Ancona, dove eseguì il monumento sepolcrale del Beato Girolamo Ginelli nel Duomo. Alcuni documenti del 1513 e 1514 menzionano un "Magistro Joanni lapicida" a Traù dove probabilmente morì poco dopo.
Recentemente, un'opera ritrovata da poco di Giovanni Dalmata (Vergine con il Bambino) è stata venduta ad un'asta londinese per 250.000 sterline al museo civico di Traù, che possiede ora sei sue opere.
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