Giovanni Muzzioli

Giovanni Muzzioli

Anno di nascita: 1854

Anno di morte: 1894

Biografia:

Giovanni Muzzioli è stato un pittore italiano.
Figlio di Andrea Muzzioli e Marianna Gilioli, Giovanni nacque a Modena dopo che la famiglia si era recentemente trasferita dalla vicina Castelvetro . Appena terminati gli studi superiori, il quindicenne Muzzioli entrò nell'Accademia di Belle Arti di Modena, dove ebbe per insegnanti professori del calibro di Ferdinando Asioli e di Antonio Simonazzi.
Vinto il concorso L. Poletti con un quadro storico intitolato "Torquato Tasso all'Ospedale di S. Anna ", nel 1873 Muzzioli ricevette la relativa pensione quadriennale e si recò a Roma nell'Accademia di San Luca, per studiare e perfezionarsi cominciando una vita indipendente fatta di grande operosità e duri sacrifici.Nella capitale ricevette l'insegnamento del Podesti e del Coghetti. È di questo periodo la sua prima opera che egli mandò a Modena come saggio di operatività per la Pensione: l'"Abramo e Sara alla corte del Faraone".
In generale si può affermare che egli trattò egregiamente la cosiddetta pittura di genere, relativa all'epoca romana e spesso si soffermò nella cura dei dettagli e del paesaggio archeologico.
Nel 1875 il Muzzioli decise di trasferirsi a Firenze, prendendo in affitto un piccolo studio nella periferia della città, lungo il fiume Mugnone.Fu proprio nel capoluogo toscano che, tra la fine degli anni settanta e l'inizio degli anni ottanta, iniziò il periodo di maggiore attività del pittore, caratterizzata fin dal nascere dai più ambiti riconoscimenti ufficiali.Tra i vari incarichi che egli ricevette, fece parte per ben due volte, dietro designazione degli artisti di tutta Italia, della Giunta Superiore di Belle Arti. Nell'esposizione del 1881 conseguì il "Premio Cantù" con l'opera Tempio di Bacco.Nel 1888 il pittore presentò a Bologna, all'Esposizione Emiliana, I funerali di Britannico, quadro che suscitò le lodi senza riserve della scrittrice Matilde Serao, la quale, in un articolo apparso sul "Corriere di Napoli", sottolineò la capacità dell'autore di creare personaggi di alta concentrazione espressiva, in grado di risvegliare emozioni e viva partecipazione da parte degli spettatori.
Tra le opere di maggiore rilievo, troviamo: Torquato Tasso (conservato nella Galleria Poletti di Modena, Offerta Nuziale, al Museo Revoltella di Trieste, Baccanale, premiato a Parigi nel 1889, Idillio e Paesaggio Museo civico d'arte di Modena.
Era incaricato dal Ministero dell'Istruzione di far parte della Commissione per gli acquisti della Galleria Nazionale d'arte moderna di Roma all'Esposizione nazionale di Milano nel 1894, quando, fermandosi a Modena, nel viaggio di ritorno, fu colto dalla morte.Fu commemorato solennemente nella città natale, il 1º novembre dello stesso anno. Il discorso funebre fu tenuto dallo storico e critico d'arte Adolfo Venturi.Per l'occasione venne allestita anche una mostra retrospettiva, dove figurarono ben 141 delle sue opere tanto famose e celebrate.

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