Luogo di nascita: Venezia
Anno di nascita: 1370
Anno di morte: 1439
Biografia:
Jacobello del Fiore è stato un pittore italiano.
Appartenente alla scuola di pittura veneta, è stato attivo tra Venezia, le Marche e l'Abruzzo, tra la fine del Quattordicesimo e l'inizio del Quindicesimo secolo.
Jacobello del Fiore è stato allievo di suo padre Francesco del Fiore, anch'egli presente nelle Marche e a Venezia, dove è stato uno dei rappresentanti dello stile gotico tardivo. Lo stile di Jacobello del Fiore, nel corso della sua carriera, mutò alcune caratteristiche peculiari, dato che alle influenze paterne subentrarono quelle di Lorenzo e di Paolo Veneziano, e il goticismo 'duro' e 'severo' venne 'addolcito', grazie alle derivazioni di Gentile da Fabriano. Nel suo ultimo periodo artistico, Jacobello del Fiore si avvicinò ad un decorativismo sostanzialmente meno creativo e meno ispirato.
Carlo Crivelli e Michele Giambono sono stati suoi allievi. Dalle Marche scese in Abruzzo, dove realizzò il Polittico di Cellino (conservato a L'Aquila, al Museo Nazionale d'Abruzzo, proveniente dalla parrocchiale di Cellino Attanasio); la predella dell'Ancona di San Giacomo (ora nel Museo Capitolare di Atri e un tempo nella concattedrale di Santa Maria Assunta di Atri) e il polittico di Teramo, esposto e conservato nella Cappella di San Berardo del Duomo di questa città.
Nel polittico del Duomo, sua ultima opera (1439), appare la prima raffigurazione della città di Teramo. Questo dipinto su tavola proviene dalla chiesa di Sant'Agostino ed è considerato il suo capolavoro: è composto da 16 tavole ed è dotto di una ricca carpenteria lignea.
Scene della vita di Santa Lucia (c. 1410):
Il Polittico del Duomo di Teramo, realizzato da Jacobello del Fiore nel 1439, firmato e datato, è l'opera più pregevole e più nota della Cattedrale di Teramo.
È costituito da sedici tavole a fondo oro disposte su due file, tutto incorniciato da una ricca carpenteria lignea dipinta d'oro, di chiaro stampo gotico, con decorazioni vegetali, profeti ed Evangelisti nei pinnacoli.
La parte bassa presenta le tavole (cuspidate) più importanti con i santi a figura intera; da sinistra sono:
Nella parte alta, invece, le tavole sono sempre cuspidate e a fondo oro, ma i santi sono a mezzo busto:
Il centro della parte alta è costituita da tre tavole separate da archetti pensili:
Scene della vita di San Pietro e di San Paolo (prima metà anni Trenta del secolo XV) - Jacobello del Fiore e aiuti
- Zeri, F., Jacobello del Fiore. La pala di SanPietro a Fermo, in Diari di lavoro 1, Torino 1983, pp. 38–45.
- Franco, T., Jacobello del Fiore a Fermo. Sui "quadriccioli rappresentanti le gesta dei santi apostoli Pietro e Paolo", in Medioevo: immagini e racconto, a cura di Arturo Carlo Quintavalle, Atti del convegno internazionale di studi (Parma, 27-30 settembre 2000), Milano 2003.
- Maranesi, G., La chiesa di San Pietro a Fermo e il polittico disperso, Andrea Livi ed., Fermo 2013.
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