Luogo di nascita: Witley
Anno di nascita: 1831
Anno di morte: 1915
Biografia:
Philip Speakman Webb, architetto e designer britannico, nato il 12 gennaio 1831 a Oxford, Inghilterra, è spesso considerato il padre dell'architettura Arts and Crafts. La sua vita e le sue opere sono strettamente legate al movimento artistico che caratterizza la sua epoca.
Webb iniziò la sua carriera come architetto negli anni 1850, lavorando sotto la guida di George Edmund Street. Durante questo periodo, conobbe William Morris, con cui collaborerà su numerosi progetti. I due uomini condividevano una passione per l'architettura medievale e il movimento Arts and Crafts. Le opere di Webb furono influenzate dallo stile gotico rivivalista, ma sviluppò presto un approccio unico al design.
Tra le opere più note di Webb ci sono Red House, progettata per William Morris nel 1859. Questa casa, situata a Bexleyheath, Kent, è considerata una delle prime esempi di architettura Arts and Crafts. Altre opere notevoli di Webb includono Buffet, un esempio straordinario della sua attenzione ai dettagli e del suo impegno per la bellezza. Le opere di Webb non si limitano alle case; ha anche creato mobili, manufatti in metallo e altre decorazioni. Le sue opere possono essere trovate in vari musei, tra cui il Musée d'Orsay a Parigi e la Victoria and Albert Museum a Londra.
Webb collaborò con numerosi artisti della sua epoca, tra cui William Morris, Edward Burne-Jones e Dante Gabriel Rossetti. Fu anche socio fondatore di Morris, Marshall, Faulkner & Co., un'azienda di arredamento e decorazione. L'eredità di Webb va oltre le sue opere; ha aperto la strada a future generazioni di architetti e designer.
del lavoro di Webb includono la sua attenzione ai dettagli, il suo impegno per la bellezza e l'enfasi sulla comunità. Le sue opere continuano a ispirare architetti e designer oggi. Per ulteriori informazioni su Philip Speakman Webb e le sue opere, si può visitare Wikioo.org o consultare la sua pagina su Wikipedia. È possibile anche esplorare le collezioni del William Morris Gallery e del Musée d'Orsay su Wikioo.org.