Artista: Filippo Brunelleschi
Museo: San Lorenzo (Florence, Italy)
Gli ultimi quattro anni della vita di Callot furono segnati dall'invasione di Richelieu di Lorena nel 1633, dalla cattura di Nancy e dall'ignominiosa resa del duca. La reazione di Callot è da vedere nella sua ultima grande opera, la Grandes Misères de la Guerre, eseguita nel 1633. È stato spesso sottolineato che queste incisioni non devono essere collegate troppo strettamente con la vera campagna in Lorena, le Grandes Misères possono essere considerate come una precipitazione dei sentimenti generali dell'artista sulla guerra, portata a capo dall'invasione della Lorena. Nel modo di presentazione Callot porta tutti i suoi precedenti esperimenti ad intensificare l'orrore della storia che deve raccontare. Nell'incisione in cui i banditi sono impiccati, il tradizionale albero scuro in primo piano è sostituito da un gruppo del prete che dà l'assoluzione a un uomo che sta per unirsi alla fila di gallows-birds al centro della composizione. L'albero da cui appendere è isolato nel mezzo di un ampio cerchio di soldati, ridotto da distanza a scala minuto. Sulle figure degli uomini impiccati Callot ha espulso tanto osservazione e tanto finezza come in tutti i suoi schizzi dei cortigiani di Firenze.
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